“Gli anziani iscritti ai centri anziani di Roma hanno dovuto attendere un mese ed il lavoro di una task force dedicata per un’ordinanza della sindaca che proroga sostanzialmente la chiusura fino al 30 settembre. Si lascia libera scelta poi, secondo l'ordinanza, ad ogni Municipio di riaprire qualora sia in grado di occuparsi della sanificazione, dello sfalcio del verde, di acquistare gel sanificanti e di riavviare la manutenzione ordinaria degli spazi e di attuare ogni misura di controllo del rispetto delle misure anticovid. Siamo alle solite: nessuna capacità progettuale e nessun coordinamento territoriale e rimando di responsabilita ai municipi che non hanno né fondi e né personale per attuare quanto richiesto. Qual è la vera proposta? Centri anziani di serie A e di serie B a seconda dei Municipi in cui insistono?”, è quanto dichiara il capogruppo di Democrazia Solidale - DEMOS alla Regione Lazio, Paolo Ciani, commentando l’ordinanza comunale sui Centri Anziani.
LE RICHIESTE ALLA SINDACA
“Chiediamo alla Sindaca Raggi di attivarsi rapidamente per sostenere gli oltre 90. 000 iscritti ai centri anziani capitolini che hanno vissuto responsabilimente questi mesi di lockdown in casa per promuovere e incentivare attività ricreative finanziate dal Comune in spazi pubblici all'aperto garantendo ovviamente tutte le norme anti Covid 19. Il dato certo è che non avendo monitorato in alcun modo, in questo periodo, le strutture, nè programmato interventi per riaprire in sicurezza i centri anziani, saranno pochissimi a riuscire a riaprire a settembre. In un momento così delicato, dimenticarsi ancora una volta della popolazione anziana della nostra città è davvero inaccettabile. Gli anziani hanno già pagato un prezzo altissimo in questa emergenza sanitaria e dopo aver prorogato l’ordinanza di chiusura dei centri anziani al 30 giugno per eleborare nuove proposte, mi chiedo quale sia la reale visione dell’amministrazione capitolina per la fase 2. Cosa farà il 30 settembre? Una nuova ordinanza di proroga della chiusura? Come Demos siamo molto preoccupati perché non sono state attivate iniziative volte a contrastare l’isolamento e la solitudine degli anziani in questo periodo estivo con l'emergenza caldo già arrivata.” Così Barbara Funari, coordinatrice romana di DEMOS